“Disco Pro Ag” di Parrot è il primo drone ad ala fissa progettato in un’ottica agricola per il monitoraggio passivo delle colture estensive. Leggero e maneggevole oltre che facile da usare, è venduto full optional a un prezzo competitivo
Leggerissimo, autonomo, intuitivo e abbordabile quanto a prezzo. È “Disco Pro Ag”, drone ad ala fissa progettato e realizzato da Parrot, gruppo francese quotato in borsa a Parigi specializzato in prodotti ad alto contenuto tecnologico. Il velivolo ha fatto il proprio esordio in Italia il 27 luglio scorso presso l’aviosuperficie di Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, sede della scuola di volo “Club Astra”, e subito ha suscitato un buon grado di interesse. Grazie alle sue dimensioni contenute e all’ottimale rapporto fra peso, superficie alare e propulsione, è in effetti in grado di volare a 80 chilometri orari fra altezze che possono spaziare da pochi metri da terra e 150. Alla massima altitudine, realizzata restando sempre sotto il controllo del software di volo automatico “Pix40”, può monitorare in 40 minuti 80 ettari di superfici coltivate, cosa che rende la macchine particolarmente indicata per il controllo delle colture estensive. A realizzare tale obiettivo provvede una camera multispettrale “Sequoia” che consente di ricavare subito mappe di vigore grezze poi puntualizzate dal software “Airinov”. Con un investimento limitato a quattro mila e 500 euro un agricoltore o un contoterzista può quindi verificare in poche decine di minuti lo stato di salute di ogni coltura senza impazzire con gestioni manuali del veivolo. “Disco Pro Ag” è in effetti alquanto semplice da gestire. Lo si lancia a mano e a fine missione atterra automaticamente ai piedi dell’operatore. Grazie a una specifica app scaricabile da internet si può poi delimitarne l’area di azione semplicemente tracciando con un dito sullo schermo di uno smart phone o di un tablet il perimetro del campo da monitorare lasciando poi al software di gestione il compito di provvedere a tutte le restanti operazioni. “Disco Pro Ag” rappresenta quindi un primo passo per avvicinarsi in modo semplice, immediato ed economico a un mondo che in un futuro non lontano dominerà sempre più le pratiche agricole. Basti pensare a tale proposito che secondo i dati Airinov/Drone Deploy un drone può rendere a un’azienda agricola cerealicola fino a 37 euro/ettaro semplicemente aiutandola a ottimizzare le proprie produzioni.